LUCIO ZATTI Scultore
Lucio Zatti
Lucio Zatti nel suo agire d'artista, riversa nelle sue opere i sentimenti che albergano nel suo animo.
Nel ricordare persone e luoghi dedica parole di elogio per la vita e la spiritualità. Tutti sanno cosa vuol dire spiritualità. È una espressività ricca di molteplici sfaccettature che non rimangono legate alla materia modellata o il carboncino, ma sfociano alle volte, nella letteratura e nella poesia. Il frutto della creatività di Lucio è come quella perla splendida e preziosa, nata dalla ferita prodotta da un corpo estraneo penetrato nelle carni dell'ostrica, che per proteggersi lo avvolge di madreperla dando origine alla perla.
Quando il sentimento bello e prezioso, compenetra le opere pittoriche o scultoree, è come quella perla anch'essa bella, incomparabile, che tutti apprezziamo che nasce da un granello di sabbia che il caso vorrà trasformare in qualcosa d'altro.
Nudo

Ricordiamo il Generale dei Carabinieri Della Chiesa, ucciso a Palermo per mano di due sicari della mafia.

Campolongo Maggiore nella 2ª Giornata Comunale della Legalità - 13 dicembre 2023 - rende omaggio al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

La figura del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha la Valenza di un simbolo, un esempio di cosa significhi amore e dedizione verso il proprio Paese.
La Bandiera, per qualunque cittadino, al di là di ogni retorica è simbolo per eccellenza di Patria, ma soprattutto per un militare, il saluto alla Bandiera diventa un atto sacro.
Eccolo dunque, il "mio" Generale Dalla Chiesa, avvolto in un turbine tricolore in uno spazio che è fuori dal tempo, nell'atto del saluto alla Bandiera e col ricordo di una sua frase.
"Io in divisa, ho vissuto tutta la mia vita con l'unico scopo di servire lo Stato, le sue istituzioni e la collettività che mi circonda". Lucio Zatti

Mario e Renato Morandi

Campolongo Maggiore Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

Ricordo di mio padre a cura di Nando Dalla Chiesa

La Costituzione non me l'ha mai insegnata. Nel senso che non ricordo una volta che mio padre l'abbia presa in mano e mi abbia chiamato accanto a sé per spiegarmene un articolo o un blocco di articoli. Lo fece semmai è una sera della fine degli anni 60 con il codice penale, per chiarirmi senza discussioni dove finisce la libertà di dissenso e dove iniziasse il reato.
Eppure la Costituzione se la leggeva rileggeva attentamente. La copia che ho io in casa è segnata con la matita rossa soprattutto la dove si fissano libertà e diritti. E' la logica che mi si rintraccia non è tanto quella di chi fissa divieti agli altri, quanto quella di chi pone divieti e limiti a se stesso, all'azione repressiva dello stato da lui guidato contro il terrorismo.
È tuttavia se dovessi rispondere alla domanda "chi ti ha insegnato la Costituzione" risponderei ugualmente mio padre perché se la Costituzione, la carta in cui si radicano lo spirito della democrazia è il senso delle istituzioni, ecco, io sento il dovere di legarmi a lui, al suo esempio a dimostrazione che il nostro supporto con la legalità cresce e si forma, prima ancora che sui libri, attraverso l'esempio di chi ci è accanto.
Perché lascio a Firenze mia madre che da poco mi aspettava, e andò volontario in Sicilia, la dove il banditismo era presente e mieteva vittima decine tra i carabinieri; perché rimase poi sette mesi senza vedermi, se non per il dovere di affrontare la nuova mafia corleonese che stava affermando nell'isola; perché accettò senza fiatare il trasferimenti della famiglia (io feci le scuole superiori in quattro città diverse) se non per la ragione, che prima di tutto veniva l'interesse delle istituzioni e perché quel continuo accettare incarichi più pericolosi, sempre in prima fila, mentre altri si imboscavano nei quartieri generali o nelle scuole di guerra.
Prima la mafia che anche per merito suo si aggiungeva a rompere la convivenza con lo Stato poi il terrorismo poi la sorveglianza esterna delle carceri colabrodo, poi ancora il terrorismo, poi ancora la mafia.
Con la moglie amatissima che morì nel 1978, non resistette all'angoscia per i pericoli quotidiani. Per quale motivo accettava tutto questo un uomo che amava la sua famiglia, se non per un senso di responsabilità altissima verso il proprio dovere e le istituzioni, la collettività da essere presentata.
Lo spirito della Costituzione più importante della lettera dei suoi singoli articoli alla sua vera essenza, ecco quello l'ho imparato da lui da generale dei Carabinieri che Amava dire aveva gli alamari cuciti sulla pelle.


Mattia Gastaldi Sindaco di Campolongo Maggiore
Il professor Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale Dalla Chiesa, dopo aver partecipato in qualità di graditissimo ospite da alcune iniziative promosse dall'Amministrazione Comunale, con rimarchevole generosità di tempo e di energie, ha rinnovato e intensificato i rapporti con il nostro Comune portando anche da noi nella casa delle Associazioni Cristina Pavesi l'esperienza della sua "Summer School in organized Crime", con ciò permettendo a numerosi studenti a tutta Italia di partecipare agli incontri estivi di durata settimanale per approfondire di battere i temi della legalità e della lotta alle mafie.
L'impegno alla disponibilità del professor Nando Dalla Chiesa hanno dato alle iniziative di promozione della cultura della legalità organizzate dal Comune di Campolongo Maggiore, rilevanza e prestigio in dimensioni altrimenti non conseguibili, con ciò contribuendo alla maggiore diffusione del messaggio proposto e alla sua indiscutibile efficacia.
Al riconoscimento di tutto ciò per la meritoria opera di studio del fenomeno mafioso connessa all'istaccabile attività di divulgazione della cultura antimafia, quale espressione della vicinanza e della gratitudine della comunità di Campolongo Maggiore, per l'impegno profuso a sostegno e per la valorizzazione delle iniziative promosse dall'Amministrazione Comunale contro le mafie, il Consiglio comunale il 20 settembre 2023 ha con proprio atto, conferito al professor Armando Dalla Chiesa la cittadinanza onoraria del comune di Campolongo Maggiore

Lucio Zatti
Via Roma, 60 - 30010 Campolongo Maggiore (Venezia)
Tel:  (049) 5848124  Cell: (+39) 349 6916154  

E-mail: luciozatti@libero.it